SAO KO KELLE TERRE…
…PICCOLA storia della lingua italiana
Imperdibile appuntamento il 1 ottobre 2022 alle ore 20.00 ed alle ore 21.30 presso MUNDI – Museo Nazionale dell’Italiano a Firenze per lo spettacolo scritto da Marcello Lazzerini con Antonia Ida Fontana SAO KO KELLE TERRE… piccola storia della lingua italiana. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti.
Uno straordinario appuntamento promosso con il Museo Nazionale dell’Italiano, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze, l’Accademia della Crusca e l’Unicoop Firenze, scritto da Marcello Lazzerini con la collaborazione di Antonia Ida Fontana. Sabato 1 ottobre 2022 alle ore 20.00 e 21.30 presso MUNDI – Museo Nazionale dell’Italiano (Piazza della Stazione 6 – Vestibilo dell’Aula Magna – Firenze) andrà in scena SAO KO KELLE TERRE… PICCOLA storia della lingua italiana. Al termine dello spettacolo sarà possibile visitare le sale del Museo, aperto straordinariamente in orario serale, e che ospitano fino al 6 ottobre in esclusiva per Firenze il Placito di Capua.
PRENOTAZIONI CHIUSE – SPETTACOLO “TUTTO ESAURITO”
Per informazioni contattare telefonicamente La Compagnia delle Seggiole al numero 333 2284784 attivo tutti i giorni dopo le ore 14.00.
Sabato 01 Ottobre 2022
ore 20,00 e 21,30
MUNDI – Museo Nazionale dell’Italiano
Piazza della Stazione 6
Vestibolo dell’Aula Magna
MUSEO NAZIONALE DELL’ITALIANO
ASSESSORATO ALLA CULTURA DEL COMUNE DI FIRENZE
ACCADEMIA DELLA CRUSCA
UNICOOP FIRENZE
LA COMPAGNIA DELLE SEGGIOLE
presentano
SAO KO KELLE TERRE…
…PICCOLA storia della lingua italiana
Di Marcello Lazzerini
con la collaborazione di Antonia Ida Fontana
A cura di: Sabrina Tinalli
Contributi musicali: Vanni Cassori
Contributi video: Andrea Nucci
Tecnici audio & video: Daniele Nocciolini e Silvia Avigo
Con:
Marcello Allegrini, Fabio Baronti, Luca Cartocci,
Luca Nucci, Sabrina Tinalli, Silvia Vettori
I grandi autori in lingua italiana vengono studiati da tutti durante gli anni della scuola: agli studenti qualcuno piace di più, qualcuno meno, eppure da adulti, quando si ascoltano i versi di certe poesie o si segue la trama di alcuni romanzi, abbiamo la sensazione che non siano solo argomenti di studio, ma che facciano parte della nostra vita.
È una sensazione magica, che ci fa sentire parte di una stessa cultura e ci rende fieri di poterla ancora difendere e promuovere, una sensazione di cui forse da adolescenti non eravamo del tutto consapevoli. Cosa è accaduto negli ultimi decenni alla lingua italiana? Quale è il suo “stato di salute”, a seguito delle contaminazioni con le lingue straniere e con i nuovi linguaggi, in particolare quelli del web e dei social media? Esperti e cittadini si interrogano sulle conseguenze che i cambiamenti dello scorso secolo hanno avuto sulla lingua e sulla cultura, spesso dividendosi tra posizioni opposte.
È su questi temi che riflette l’evento teatrale ideato dalla Compagnia delle Seggiole e dedicato alla storia della lingua italiana. Lo spettacolo, scritto da Marcello Lazzerini con la collaborazione di Antonia Ida Fontana, viene proposto sotto forma di una bizzarra intervista: Fabio Baronti, capocomico della compagnia, veste i panni di un giornalista a colloquio con una “Signora” (Sabrina Tinalli, che cura anche la mise en space) elegante e raffinata, ma anche ciarliera e talvolta spudorata: è proprio lei, la Lingua Italiana, nelle sue mille sfaccettature. Il dialogo tra i due è originale: da subito la donna rivela di non provare alcun fastidio per i “barbarismi” portati dalle innovazioni mediatiche: in fondo, anche in epoche passate è stata vittima di angherie e corruzioni, e non solo nell’ultimo secolo! Durante l’intervista vengono ripercorse le tappe salienti della vita della lingua italiana, grazie anche all’ausilio di immagini, filmati e contenuti musicali, la cui proiezione è intervallata dalle appassionate letture delle opere dei maggiori autori della letteratura italiana, realizzate dagli attori della compagnia (Marcello Allegrini, Luca Cartocci, Andrea Nucci, Silvia Vettori). Del gruppo fanno parte anche Vanni Cassori (per i contenuti musicali) e Daniele Nocciolini (tecnico video), mentre i contenuti video sono di Andrea Nucci.
Lo spettacolo si presenta come un “bignami” della storia della letteratura e della lingua italiana, raccontato con garbo e leggerezza, ma senza tralasciare nessuno dei nomi che hanno dato lustro al nostro paese, sino dalle prime tracce del volgare ritrovate in un atto giuridico del 960 d.C., quel “Sao ko kelle terre…” del Placito di Capua che tutti ricordiamo dai banchi di scuola.