Omaggio ad Achille Campanile, il cui umorismo ben si adatta a essere rappresentato nel piacevole intervallo tra una pietanza e un bicchiere. Giornalista, scrittore e drammaturgo, è stato uno dei maggiori umoristi del secolo scorso. Un genio dell’assurdo, un filosofo del non-sense, un equilibrista della parola, un fine costruttore di logiche diverse, altre. Un maestro nel montare, smontare, rimontare e disporre le parole in un linguaggio sempre noto, ma che comunque ci sorprende per l’arguzia e la facilità con cui sconvolge con brevi tocchi la logica di sempre. Un virtuoso, capace di scrivere centinaia di pagine sul nulla e di farci sorridere con le brevi battute scaturite semplicemente dalla contrapposizione dei significati di una stessa parola.